FIRENZE. Il Comune di Firenze dice stop agli Airbnb in centro. Il Comune adotterà un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco. Lo ha annunciato oggi il sindaco Dario Nardella: sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale. L’obiettivo è sostenere la residenza nel centro storico. La misura non interessa dunque immobili affittati con Airbnb e simili già attivi, ma introduce il divieto per chi vorrà farlo da oggi.
Sulla questione del caro affitti il sindaco Nardella parla di «un’emergenza sociale che dovrebbe essere trattata dal Governo come la prima delle questioni». «L’emergenza abitativa – prosegue – è diventata un’emergenza nazionale, in cima all’agenda di molte città del nostro Pese, acuita dai 2 anni di Covid che hanno determinato un duplice effetto: un ampliamento della fascia delle famiglie in grandi difficoltà economiche e dall’altro lato la crescita dell’overtourism che ha preso tutti in contropiede con l’alterazione del mercato degli affitti e delle compravendite».
La proposta contenuta nella prima bozza della legge sugli affitti brevi elaborata dal governo, «la riteniamo del tutto inefficace», afferma sempre il sindaco, «siamo disponibili a collaborare per strumenti più efficaci, e rilanciamo la norma Venezia». «Non capiamo perché di fronte a un’emergenza del genere non si voglia estendere la norma Venezia a tutte le città d’arte che hanno patrimonio Unesco e caratteristiche assimilabili», dice ancora Nardella, secondo cui la bozza del governo «non contiene nessuno strumento utile ed efficace ad affrontare il problema della residenzialità nelle città, del caro affitti, e dell’impatto dei flussi turistici sul mercato immobiliare». Per il sindaco, «l’unico punto positivo contenuto nella bozza è la presenza di un sistema di censimento», ma «mettere il limite minimo di due giorni per l’affitto è inutile, in una città come la nostra la permanenza media dei turisti è di 2,9 notti», e per chi trasgredisce «c’è la nullità del contratto, ma non c’è nessuna sanzione pecuniaria». Inoltre, ha concluso Nardella, «non c’è nessuno strumento di pianificazione e regolazione affidato alle amministrazioni locali: i sindaci sono ignorati, a differenza di quanto accade negli altri principali paesi europei come Francia, Spagna, Olanda».
Il sindaco di Firenze fa infine notare come «a questo si aggiunge il drammatico fattore dell’aumento dei tassi di interesse legato all’inflazione che si è scaricato anche sui costi energetici delle abitazioni».