vive ma più sole. Maike ha perso la figlia di 17 mesi, Kateryna il marito

VENEZIAMaike è tedesca, ha perso sua figlia e ora lotta per la vita, mentre il suo compagno è stato dimesso ieri. Kateryna è ucraina ed è in miglioramento, ma ha perduto suo marito ed è angosciata per la loro bambina. Ad unire le due giovani donne, oltre al drammatico destino di ritrovarsi sul bus precipitato dal cavalcavia di Marghera, è anche la passione per lo stesso lavoro: entrambe sono fotografe professioniste, specializzate in ritratti di matrimonio e maternità, un settore in cui ora è scattata una gara di solidarietà.

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IL RIMPATRIO
Ieri l’Ulss 3 Serenissima ha ribadito che la Regione «ha garantito i feretri a tutte le vittime, le cui salme sono state ricomposte dopo l’ultimo saluto nelle scorse ore, ed è impegnata a farsi carico delle spese di rimpatrio». Nella confusione di queste difficili giornate, però, probabilmente tale informazione non è arrivata a tutti. Inoltre sui superstiti rischiano di gravare pure altri costi, legati alle prospettive future dopo una simile tragedia. Per questi motivi gli amici dei passeggeri deceduti o feriti si sono mobilitati. Ieri sera aveva superato le 2.100 donazioni, con oltre 58.000 euro raccolti, la sottoscrizione a favore della 27enne Maike Annabelle Frommherz, del fidanzato 28enne Nico Pierre Volkmann e della loro piccola Charlotte Nina Frommherz, che è spirata ad appena 17 mesi, la vita più giovane fra quelle spezzate dalla strage. La mamma rimane ricoverata nella Terapia intensiva dell’ospedale di Mestre: rianimata dopo un arresto cardiaco, la donna ha riportato gravi traumi e lesioni, per cui la prognosi rimane riservata. Il papà è invece uscito dall’Angelo in mattinata: potrà trascorrere fuori dal nosocomio la convalescenza per i traumi alla testa e alla schiena, ma è verosimile che l’uomo voglia rimanere nella zona di Venezia per stare accanto alla compagna e organizzare il mesto ritorno in Germania della salma della loro bimba. Per sostenere la coppia, un’amica della giovane ha promosso una sensibilizzazione dei fotografi tedeschi, a cui stanno aderendo diversi suoi colleghi. Attraverso la pagina Instagram dello studio “Maike Frommherz Fotografie”, aperto da poco più di tre mesi, è stato chiesto ai clienti della 27enne che avevano prenotato un servizio fotografico con lei (o ad eventuali altri interessati) di farsi avanti: il lavoro sarà svolto gratuitamente da altri professionisti, in modo che il compenso a suo tempo pattuito possa esserle comunque assicurato, mentre la donna combatte per la propria sopravvivenza. «Inizia il viaggio della mia piccola attività di fotografia – annunciava lei appena tredici settimane fa –. Sono super emozionata e non vedo l’ora di fare questo nuovo viaggio e ovviamente sono felice per tutti quelli che si uniscono a me in questo viaggio». Una parola, “viaggio”, che risuona tristemente ora che la vacanza a Venezia della famiglia proveniente dal Baden-Württemberg è finita in disgrazia

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L’ALBUM
Una sorte tremenda toccata anche a Kateryna “Katya” Sierova, originaria di Cherson in Ucraina, una delle zone più martoriate dalla guerra, che però la 33enne aveva lasciato ancora nove anni fa, insieme al marito e coetaneo Dmytro “Dima” Sierov, deceduto sul colpo nel disastro di martedì. La coppia si era trasferita a Dubai: lui lavorava come manager nel settore immobiliare, lei come assistente al marketing in un’azienda mineraria. Ma in parallelo alla vita d’ufficio, e alla cura della figlia Anastasia che ha 4 anni ed è ricoverata in gravi condizioni nella Terapia intensiva pediatrica del policlinico universitario di Padova, la donna coltivava anche l’attività di fotografa soprattutto per storie d’amore. Sul suo canale social resta adesso un grande album di scatti professionali e privati, fra cui la galleria delle istantanee effettuate durante il viaggio in Italia della sua famiglia, voluto per festeggiare il suo compleanno domenica scorsa: Milano, il lago di Como, le Cinque Terre. Le ultime immagini risalgono a lunedì. Poi la tappa a Venezia e la sciagura del pullman.

Kateryna “Katya” Sierova con la figlia

 

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