Come Steve Jobs e Bill Gates. Come Larry Page e Jeff Bezos. Anche Manuel Pasqua, Ceo di iad, ha concepito e sviluppato nel 2008 la sua azienda in un garage, in questo caso non in California ma alle porte di Parigi. E da quel garage, ha portato iad in diversi Paesi europei, Italia compresa, convinto di un modello ritenuto addirittura folle dagli operatori di mercato. Quale, Dott. Pasqua?
“L’idea era quella di unire alla transazione immobiliare due elementi completamente nuovi per l’epoca: la digitalizzazione e, in parte, la dematerializzazione dei costi e creare un nuovo modello di sviluppo che si che si basa sul network marketing.
Non operiamo con il modello del franchising: siamo un’unica realtà integrata attraverso i confini. Abbiamo 20.000 consulenti immobiliari in giro per il mondo. Il gruppo fattura oltre 500 milioni di euro in termini di provvigioni con 70.000 compravendite concluse ogni anno.
In Francia è stata posata la prima pietra dell’internazionalizzazione con iad Portogallo e in pochi anni, anche grazie al supporto di diversi fondi di investimento, siamo arrivati in Spagna e, da cinque anni, in Italia.
C’è un fattore assolutamente unico che è quello dell’internazionalizzazione, quindi la possibilità di creare un’impresa internazionale senza costi fissi, senza investimenti iniziali, senza royalties ma semplicemente con il supporto di un’azienda dietro che cerca di semplificare tutti gli steps della creazione di questa impresa.
Per il futuro, l’incremento dei tassi e l’aumento dell’inflazione porteranno inevitabilmente a un rallentamento del numero di compravendite in alcuni mercati. Lo stiamo cominciando a vedere anche in Italia. Detto questo, siamo assolutamente convinti che il mercato immobiliare sia ciclico. Quindi la nostra visione è di un mondo che, sì, vedrà un rallentamento per qualche tempo, ma che uscirà dalla crisi come ha sempre fatto. E quando usciremo, noi saremo ancora più forti. I deboli probabilmente si perderanno per strada”.