Come ristrutturare casa senza il Superbonus? Tutte le misure agevolative previste

Dall’Ecobonus al Sismabonus passando per il bonus mobili e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, fino al bonus verde

Se in questo nuovo anno il Superbonus previsto per le ristrutturazioni edilizie è ridotto al 70% e solo per condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità, niente panico perché chi deve ristrutturare casa può comunque contare su altre misure agevolative. Scopriamole insieme.

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Le agevolazioni previste

Ecobonus
Sebbene il Superbonus non sia più previsto per per le villette o gli appartamenti singoli, l’Ecobonus resterà valido fino al 31 dicembre 2024. Possono ancora usufruire dell’Ecobonus coloro che avvieranno interventi su unità immobiliari ed edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali. Nella misura sono compresi anche gli interventi strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali. Per la maggior parte, la detrazione è pari al 65%, ma in alcuni casi spetta nella misura ridotta del 50%. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano tutte le unità immobiliari dello stesso condominio sono previste regole e misure diverse, in base agli indici di prestazione energetica. Si può usufruire di detrazioni che arrivano anche al 70% o al 75%, ma attenzione sempre ai tetti di spesa. Nell’Ecobonus rientra anche la sostituzione di pavimenti, finestre ed infissi, l’installazione di un impianto fotovoltaico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Fino al 2024 il bonus varierà dal 50% al 65%, poi passerà al 36% su un tetto massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.

Bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione prorogato anche nel 2024 permette di ottenere una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per i lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, per un limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare.

Il Sismabonus
Coloro che vivono in zone a rischio sismico possono approfittare del Sismabonus per detrarre le spese sostenute in seguito a lavori di riduzione del rischio per migliorare la classe sismica dell’immobile oggetto dell’intervento. Il bonus si può richiedere fino al 31 dicembre 2024 e per le spese sostenute spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno), e che deve essere ripartita in cinque quote annuali.

Bonus mobili
Per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione è prevista una detrazione Irpef da calcolare su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024. La detrazione comprende anche eventuali spese di trasporto e montaggio e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Barriere architettoniche
Per i lavori destinati all’abbattimento di barriere architettoniche effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 su edifici già esistenti è prevista una detrazione Irpef. In alternativa alla detrazione è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio oggetto dei lavori.

Bonus verde
Si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione pozzi e coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.



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