«Conviene di più rispetto a Milano»

Il mercato immobiliare ha subito gli effetti dell’inflazione, soprattutto nella grandi città italiane: da Milano a Roma, passando per Bologna, Firenze e Napoli. I prezzi degli affitti sono quasi proibitivi per una stanza singola, un monolocale o un intero appartamento. Elena Bianco, 38enne, è una consulente aziendale e immobiliare originaria di Busnago, in Brianza. Le offerte nel mercato degli emiri sono diverse: qui i prezzi sembrano addirittura più convenienti rispetto alla Penisola. La 38enne di Busnago ha sede a Milano ma ha voluto investire e per trovare una soluzione, in questo caso una casa, che la soddisfacesse s’è rivolta a Gabetti Middle East (giovedì incontro gratuito dal titolo «Why Dubay» all’NH Hotel di via Colleoni a Milano), primo player italiano a Dubai. Dove nel 2023 le transazioni registrate sono state 120 mila. Record. E dopo cinesi, tedeschi, francesi e inglesi sono proprio gli italiani a completare la top five di chi investe maggiormente a Dubai.

«L’ho fatto per un investimento personale», racconta la donna al Corriere della Sera. Ha così comprato una casa a Dubai e l’ha messa in affitto. Tra le due città ci sono 6mila chilometri. Eppure «conviene». «A parità di risorse disponibili quello che ci si può permettere là non ha nulla a che vedere con quanto si comprerebbe a Milano». L’appartamento è di settanta metri quadrati, un bilocale di fatto, alla ciffra di 220 mila euro: sarà pronto l’anno prossimo. 
 

I costi

Sono 70 metri quadrati. Un appartamento in un palazzo, «ma ormai non è tanto la metratura a stabilire il costo di un immobile», spiega la 38enne che poi continua: «L’insieme dei servizi che ci ruotano attorno. In questo caso, come dicevo, piscine per bambini e sul tetto; sale yoga; cinema all’aperto; barbecue…».

Per l’affitto spiega che le rendite medie annue di questi tipi di investimenti si aggirano sul 7-9% del prezzo di acquisto. Quindi, calcolatrice alla mano, intorno ai 1.700 euro al mese. «In ogni caso, meno di Milano», sottolinea Bianco. «Io sono partita da un budget e, a parità, non c’è paragone tra quello che puoi comprare a Milano e quello che ti puoi permettere là. È un mercato in espansione».

Le differenze con l’Italia

Ma quali sono le differenze con l’Italia? La donna spiega al Corriere: «In Italia gli affitti 4+4 (anni, ndr) hanno una percentuale di insoluti del 25%. Che è uno dei motivi, per paura, per cui molte persone decidono di non mettere sul mercato le proprie case. Là, invece, con l’affitto a lungo termine, salvo accordi diversi, puoi farti pagare tutto subito, magari suddividendo la quota in un paio di assegni senza il rischio di rimetterci soldi. Certo, la possibilità di postdatarli facilita questo meccanismo». 

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Il Mattino

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