Fabbricati rurali: spetta il bonus ristrutturazione?

È possibile richiedere le detrazioni fiscali previste per le
ristrutturazioni edilizie (c.d. “Bonus
Casa 50%
”) per interventi su un immobile accatastato come
fabbricato rurale, ma che al termine dei lavori sarà utilizzato
come abitazione? Si tratta di un interessante quesito posto a
Fisco Oggi in relazione alla possibilità di
usufruire delle detrazioni  previste dall’art. 16-bis del TUIR
anche per fabbricati non residenziali alla data di inizio
lavori.

Bonus Casa: per quali interventi spetta?

Ci riferiamo alle agevolazioni introdotte dall’art. 16-bis,
comma 1 del TUIR, che prevede una detrazione IRPEF pari al 36%
delle spese documentate fino a 48mila euro (che l’art. 16, comma 1,
del D.L. n. 63/2013, ha elevato fino al 31 dicembre
2024
al 50% su un massimale di 96mila euro) per unità
immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei
contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo
idoneo, l’immobile sul quale sono effettuate le seguenti tipologie
di interventi:

  • a) di cui alle lett. a) b), c) e d) dell’articolo 3 del d.P.R.
    n. 380/2001 effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale
    di cui all’articolo 1117 del codice civile;
  • b) di cui alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del d.P.R.
    n. 380/2001, effettuati sulle singole unità immobiliari
    residenziali di qualsiasi categoria catastale,
    anche rurali, e sulle loro pertinenze;
  • c) necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile
    danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti
    nelle categorie di cui alle lettere a) e b), sempreché sia stato
    dichiarato lo stato di emergenza, anche anteriori alla disposizione
    in esame;
  • d) relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto
    pertinenziali anche a proprietà comune;
  • e) finalizzati alla eliminazione delle barriere
    architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla
    realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione,
    la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia
    adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per
    le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai
    sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992;
  • f) relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il
    rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  • g) relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla
    cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento
    acustico;
  • h) relativi alla realizzazione di opere finalizzate al
    conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo
    all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti
    rinnovabili di energia;
  • i) relativi all’adozione di misure antisismiche con particolare
    riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica,
    in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della
    documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica
    del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli
    interventi necessari al rilascio della suddetta
    documentazione;
  • l) di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad
    evitare gli infortuni domestici.

Bonus Casa: gli adempimenti per non perdere le detrazioni

Sul punto ricordiamo che ai sensi del Decreto
interministeriale 18 febbraio 1998, n. 41
, i soggetti che
intendono avvalersi delle agevolazioni devono:

  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali
    identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal
    detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne
    costituisce titolo e gli altri dati richiesti ai fini del controllo
    della detrazione e a conservare ed esibire a richiesta degli uffici
    i documenti richiesti;
  • comunicare preventivamente all’ASL territorialmente competente,
    mediante raccomandata, la data di inizio dei lavori;
  • conservare ed esibire le fatture o le ricevute fiscali
    comprovanti le spese effettivamente sostenute;
  • pagare le spese detraibili mediante bonifico bancario in cui
    siano specificati causale del versamento, codice fiscale del
    beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA, oppure il
    codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è
    effettuato.

Ok al Bonus Casa per ristrutturare un fabbricato rurale

Secondo quanto previsto dalla norma, l’intervento effettuato dal
contribuente rientra fra quelli previsti alla lettera b) dell’art.
16-bis, comma 1 del TUIR, motivo per cui, come specifica anche
l’Agenzia delle Entrate nella sua risposta, per lavori di
ristrutturazione di un fabbricato rurale è possibile usufruire
della detrazione d’imposta del 50% a condizione che:

  • si sia in possesso di tutte i requisiti richiesti per la
    concessione del beneficio fiscale;
  • nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori di
    ristrutturazione risulti esplicitamente che gli stessi comportano
    il cambio di destinazione d’uso dell’immobile
    ristrutturato (da fabbricato rurale ad abitativo).

 

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