Settima Giornata nazionale dei Borghi autentici d’Italia, dal 15 al 22 ottobre 2023, perché un’altra idea del vivere è possibile
di Maurizio Ceccaioni
Chi di noi, racchiuso nella sua scatoletta gommata in fila per andare in ufficio non ha desiderato di cambiare vita? Magari trasferendosi in uno di quei paesini apparentemente lontani dalla “civiltà moderna”, da dove collegarsi da remoto e svolgere le stesse attività lavorative, senza stressarsi nel caotico traffico cittadino e guadagnare tempo prezioso per vivere la propria esistenza terrena?
Anche di questo si è parlato durante la conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede nazionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a Roma. Lo scopo era la presentazione alla stampa della prossima Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, appuntamento organizzato annualmente dall’omonima Associazione nata nel 2004, che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali e organismi misti di sviluppo locale. All’incontro hanno partecipato la presidente di Asso Bai Rosanna Mazzia, la vicepresidente Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile) Paola Autore; la responsabile Piccoli Comuni di Legambiente, Alessandra Bonfanti; la portavoce di Amodo (Alleanza per la Mobilità Dolce), Anna Donati; il responsabile Dipartimento Cultura Turismo Agricoltura Anci, Vincenzo Santoro.
Ma a vedere che questa iniziativa che si svolgerà in tutto il Belpaese e giunta alla settima edizione, si svolgerà dal 15 al 22 ottobre 2023, più che di una giornata nazionale si dovrebbe parlare di una settimana. Una scelta necessaria per dare a tutti gli associati – a seconda delle loro esigenze locali – la possibilità di organizzare al meglio il loro evento. Ad organizzarla Asso Bai, con il patrocinio di Anci, Aitr, Amodo e Legambiente, e il programma presentato sarà ricco e variegato, con eventi diffusi da nord a sud. Tra le iniziative previste, quella di “Porte aperte”, in cui ogni comunità che vi aderisce aprirà ai visitatori le porte della propria casa, per far scoprire realtà vive e ospitali, in grado di far sperimentare sul campo la possibilità di nuovi stili di vita. Ci saranno inoltre incontri, mostre, laboratori, itinerari tematici e molto altro, per far conoscere ai possibili futuri concittadini, la loro storia che si perde nella notte dei tempi. Un mondo fatto di una stratificazione culturale che ha attraversato secoli e dominazioni, lasciando in eredità storie, culture e tradizioni locali spesso ancestrali. Ma se fossero solo queste le proposte “accattivanti”, sarebbe ben poca cosa per riportare indietro giovani e no che hanno lasciato anche a malincuore questi luoghi originari, per le mutate esigenze, in cerca di risposte adeguate ai loro bisogni vitali.
Se inizialmente questi borghi antichi si spopolarono a causa delle autostrade e treni ad alta velocità che hanno tagliato fuori e isolato di fatto moltissimi paesi un tempo attraversati da merci e persone, la seconda ondata di spopolamento che ha riguardato le più giovani popolazioni, la si deve alla totale carenza d’infrastrutture. Se si vuole impedire che questi luoghi spesso bellissimi diventino lentamente dei fantasmi nella storia in territori che vanno dal nord al sud del Paese, ci deve essere un netto cambio di rotta, che già si sta concretizzando grazie al Bando Borghi promosso dal Ministero della Cultura. Infatti, sono decine i Borghi Autentici d’Italia premiati dalla Linea B del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che riguarda “Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale nell’ambito” dell’investimento “Attrattività dei Borghi”. In sostanza, l’obiettivo sarebbe quello della valorizzazione di questi luoghi unici che si stanno sempre più spopolando, ben consci che se si vuole attrarre quella nuova popolazione di lavorati altamente qualificati da tutto il mondo e abituati a lavorare da remoto grazie alle nuove tecnologie, l’offerta deve essere qualificata. Per questo occorrono opere di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare e infrastrutture, come reti in fibra ottica, strade, ferrovie e servizi in generale. Una scommessa per chi rimane e non si arrende ad un destino che sembrava ormai segnato, verso la ricerca di nuove opportunità di crescita per le loro comunità, mettendo in gioco le proprie risorse e l’amore per i loro territori ricchi di storia e storie. Il tema di quest’anno mette l’accento sulle iniziative che rendono i borghi ancora più accoglienti e vivibili, incentiva la nascita di progetti di ospitalità, rigenerazione urbana, promozione turistica, welfare, smart working, arte e cultura, sostenibilità, coesione sociale e terzo settore. È un richiamo all’azione per abbracciare il cambiamento e costruire un nuovo modo di abitare i borghi, integrando passato, presente e futuro in un equilibrio armonioso, per rendere questi luoghi idonei sia a restarci, che per viverci e lavorare, specie per chi non deve necessariamente timbrare il cartellino in ufficio ogni giorno. Con un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone, attento alla valorizzazione delle identità locali.
«La Giornata Nazionale dei Borghi Autentici è un appuntamento fisso e consueto per la ciclicità con cui arriva ma non per le tematiche trattate, che ogni anno mirano a richiamare temi contemporanei, stimolanti e concreti, con l’obiettivo di offrire una buona opportunità di conoscenza di questi territori, favorendo l’incontro fra esperienze diverse» ha dichiarato la presidente Rosanna Mazzia. «L’Associazione – ha poi continuato – mira alla valorizzazione delle comunità locali attraverso le persone e allo sviluppo delle energie che si trovano all’interno dei borghi e che spesso sono dormienti e latenti. Uno strumento che stimola i Comuni associati, nell’ottica di rendersi protagonisti di un’ospitalità che sia per tutto l’anno e di promuovere un viaggio che non si limiti alla stagionalità, ma che sia un viaggio nel viaggio. Un modo di vivere, di essere, di conoscere il territorio italiano e le sue energie nascoste che si trovano all’interno degli stessi borghi, affinché le comunità locali siano attive e proattive. Allo stesso tempo, vogliamo trasmettere un altro modo di stare, poiché i borghi non devono essere visti come mete turistiche, bensì come una dimensione e un contesto contemporaneo dello stare e del vivere sia per i residenti che per i turisti, considerati appunto cittadini temporanei»
Alessandra Bonfanti, ha detto che «I borghi sono anche al centro delle sfide ecologiche e globali del nuovo millennio e rappresentano una risposta alla crisi climatica, alla democrazia energetica, alla sovranità alimentare e alla cura del territorio, all’inclusione e all’accoglienza per un necessario riequilibrio democratico. Per questo Legambiente è al fianco dei borghi Autentici che esprimono un avamposto di innovazione e la traduzione in pratiche e in comunità ospitali della transizione ecologica».
A sua volta Anna Donati, che si è occupata da sempre di tutela del territorio, mobilità sostenibile e infrastrutture di trasporto, ha ricordato come «I Borghi Autentici d’Italia sono parte dell’Alleanza Mobilità Dolce, che sostiene con convinzione le Giornate Nazionali e il messaggio per “un’altra idea di stare” nelle realtà dei borghi italiani. Il nostro impegno al fianco di BAI è dedicato alla mobilità e alla accessibilità dei borghi, potenziando il trasporto locale ferroviario e su autobus, per realizzare reti di collegamento ciclopedonali e ciclovie turistiche, per servizi di mobilità elettrica e in sharing per queste comunità. Perché nell’idea di accoglienza e del restare, devono essere assicurati servizi di mobilità sostenibili ed innovativi per connettere i territori».
Nel suo intervento il responsabile Dipartimento Cultura Turismo Agricoltura Anci, Vincenzo Santoro, ha parlato del convinto sostegno da parte dell’Associazione dei Comuni italiani alla Giornata Nazionale dei Borghi Autentici, ritenendo doveroso da parte dell’Anci supportare le azioni poste in essere dall’Associazione, «Che incentiva processi di rigenerazione culturale e sociale attraverso un forte coinvolgimento delle comunità».
A margine dell’incontro, anche il presidente Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile) Maurizio Davolio ha rilasciato una dichiarazione parlando del «Forte e positivo impegno dei Comuni per la difesa dell’identità e dell’autenticità, per l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per il costante miglioramento degli standard di accoglienza e di ospitalità, per l’inclusione e per l’innovazione deve giustamente trovare un momento collettivo di testimonianza, di presentazione pubblica e di festa. La nostra Associazione – ha poi continuato – proprio in questi giorni celebra il proprio venticinquennale con eventi che si terranno a Bologna, condivide in pieno i valori, gli obiettivi e le iniziative di Borghi Autentici d’Italia, socio di Aitr, e pertanto partecipa con grande piacere alla conferenza stampa di presentazione e promuove con tutti i propri mezzi e con entusiasmo la Giornata Nazionale».
Tra i 7.904 comuni italiani sono 5.521 i borghi e di questi, quelli aderenti all’Associazione Borghi Autentici d’Italia sono 257, con 1.168.161 abitanti (dati Istat 31/12/2020). Aderiscono all’Associazione le Unioni dei Comuni Borghi e Valle d’Oltrepo’ (Pv), della Romagna Forlivese (Fc), della Grecia Salentina (Le), Terra di Leuca (LE), Parte Montis (OR), della Planargia e del Montiferru Occidentale (Or), Terre del Mare e del Sole (Ta), Valle del Cedrino (Nu). L’Ente Parco Regionale Naturale dell’Antola e la Pro Loco Pitelli.
L’Associazione Borghi Autentici considera la comunità locale quale elemento decisivo del proprio disegno di sviluppo strategico, attraverso iniziative e azioni progettuali finalizzate a realizzare una comunità che sia luogo fisico, ma principalmente un contesto umano e culturale, sinonimo del buon vivere, di gusto, di un saper fare creativo e di una dimensione sociale dolce. Una comunità che si apre all’esterno per diventare quella “Comunità Ospitale” futura protagonista della nuova Soft Economy.
I Borghi Autentici sono impegnati in un percorso, talvolta complesso, di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del contesto sociale, ambientale e culturale per portare ad un graduale e costante incremento della qualità di vita della popolazione. Dalla sua fondazione il progetto dell’Associazione Borghi Autentici ha preso corpo, trasformandosi in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere l’odierna forma di una rete di borghi italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi, che punta sulla riscoperta e riqualificazione della propria identità. Si è andato così delineando uno strumento di aggregazione e sviluppo, ora a disposizione di tutte quelle realtà di quell’Italia che ce la vuole fare, che non si lamentano del declino e dei problemi, e che sono consapevoli di avere risorse ed opportunità per individuare nuove strade per uno sviluppo futuro.
Per conoscere tutti gli eventi in programma: https://giornatanazionale.borghiautenticiditalia.it/
La foto di apertura è di Elisa Predieri