i lavori ammessi e le novità

Bonus ristrutturazione 2024, come funziona? Dall’elenco dei lavori ammessi alle ultime novità, un focus sui beneficiari della detrazione del 50 per cento

Bonus ristrutturazione 2024: come funziona e chi può beneficiarne?

Si tratta di un’agevolazione edilizia che permette di recuperare parte delle spese sostenute da chi realizza lavori in casa, attraverso una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi e con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.

A chi spetta la detrazione e quali sono i lavori ammessi al bonus ristrutturazione? Il punto nella guida che si sofferma sui vari aspetti dell’agevolazione edilizia: dalle spese ammesse ai lavori agevolabili.

Novità rispetto agli anni precedenti riguardano le modalità di fruizione dell’agevolazione e in particolare i nuovi limiti relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

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La guida sulle informazioni da sapere e sulle istruzioni per l’accesso al bonus ristrutturazione per i lavori realizzati dal 1° gennaio 2024.

Bonus ristrutturazione 2024

Bonus ristrutturazione 2024, cos’è e come funziona? Regole e interventi agevolabili

Anche per l’anno in corso resta confermato il bonus ristrutturazione 2024.

Nonostante le diverse novità per i bonus edilizi, che si sono susseguite nella parte finale dello scorso anno, restano pressoché immutate le regole per l’agevolazione in questione, la cui proroga è stata stabilita dalla Legge di Bilancio 2022.

Le successive Leggi di Bilancio, compresa la Manovra 2024, non hanno introdotto novità significative. Da rilevare, rispetto alle regole previste per lo scorso anno, le novità relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Fino al 31 dicembre dell’anno in corso i contribuenti possono portare in detrazione fiscale le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini).

Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore resta di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare.

Cos’è, quindi, e come funziona il bonus ristrutturazione?

L’agevolazione edilizia permette ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF del 50 per cento delle spese sostenute entro il limite massimo.

Le regole restano le stesse già previste dall’articolo 16-bis del TUIR.

Inizialmente la detrazione IRPEF ammontava al 36 per cento e il limite di spesa era dimezzato, si attestava a 48.000 euro. In seguito è aumentata la misura della detrazione ed è stato innalzato il tetto massimo.

Il funzionamento, tuttavia, rimane lo stesso previsto per l’agevolazione originaria: per il calcolo del limite si deve moltiplicare quello previsto per la singola unità immobiliare per il numero di unità immobiliari che sono censite in catasto all’inizio dei lavori.

Concretamente, se un’unità immobiliare viene divisa in due alla fine dei lavori si deve in ogni caso prendere in considerazione il tetto di 96.000 euro.

Bonus ristrutturazione 2024: elenco lavori, spese ammesse e detrazione

Vediamo ora quali sono le regole generali per avere diritto all’agevolazione edilizia e quali sono i lavori che danno accesso al bonus ristrutturazioni.

La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali.

I chiarimenti in merito all’agevolazione sono contenuti nella circolare numero 17 del 26 giugno 2023.

Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • recinzione dell’area privata;
  • costruzione di scale interne.

Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento.

Alcuni degli interventi possono rientrare anche nel bonus barriere 2024, nel rispetto degli specifici requisiti stabiliti dalla legge.

Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori su singole unità abitative

Per sapere se l’intervento che si intende realizzare può rientrare nel bonus ristrutturazioni 2024 è opportuno consultare l’elenco degli interventi agevolabili.

La lista è contenuta nell’apposita pagina del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Tale pagina riporta:

  • gli interventi sulle singole unità abitative;
  • gli interventi sulle parti condominiali.

Nella tabella riassuntiva tabella sono riportati gli interventi sulle singole unità abitative.

Intervento Modalità
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne
Allargamento porte Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio
Allargamento porte e finestre esterne Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura
Allarme finestre esterne Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni
Ampliamento con formazione di volumi tecnici Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con opere interne ed esterne
Apertura interna Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere interne o apertura sul pianerottolo interno
Ascensore Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento alla legge n. 13/89
Balconi Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione
Barriere architettoniche Eliminazione
Box auto Nuova costruzione (detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare)
Cablatura degli edifici Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali
Caldaia Sostituzione o riparazione con innovazioni
Caloriferi e condizionatori
  • Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi (detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico)
  • Installazione di macchinari esterni
Cancelli esterni Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti
Canna fumaria Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti
Cantine
  • Effettuazione di suddivisioni interne con demolizioni e ricostruzioni

    tavolati
  • Opere esterne con modifiche delle caratteristiche delle pareti, porte e finestre
Centrale idrica
  • Riparazioni varie con modifiche distributive interne o esterne
  • Nuova costruzione (volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione
Centrale termica
  • Riparazioni varie interne ed esterne, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti (opere murarie)
  • Con modifiche distributive interne
  • Con modifiche esterne (sagoma, materiali e colori nuova costruzione volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione
Citofoni, videocitofoni e telecamere Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti
Contenimento dell’inquinamento acustico Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
Cornicioni Nuova formazione o rifacimento con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
Davanzali finestre e balconi Nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori)
Facciata Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i colori)
Finestra
  • Nuova apertura o modifica di quelle preesistenti
  • Sostituzione con finestre di sagoma, materiale e colori diversi
Fognatura Nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica)
Garage
  • Riparazioni varie e sostituzioni di parti con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
  • Nuova costruzione (detraibile, se reso pertinenziale ad una unità immobiliare)
Gradini scale Sostituzione gradini interni e esterni, modificando la forma, le dimensioni oi materiali preesistenti
Grondaie Nuova installazione o sostituzione con modifiche della situazione preesistente
Impianto di riscaldamento autonomo interno (purché conforme al Dm n. 37/2008 – ex legge n. 46/90)
  • Nuovo impianto, senza opere edilizie
  • Nuovo impianto con opere edilizie esterne (canna fumaria e/o altre opere interne o esterne) per riscaldamento o ventilazione
  • Riparazioni con ammodernamenti e/o innovazioni
Impianto elettrico Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma
Impianto idraulico Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente
Inferriata fissa
  • Sostituzione con innovazioni rispetto alla situazione preesistente
  • Nuova installazione con o senza opere esterne
Infissi esterni Nuova installazione o sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata)
Interruttore differenziale Sostituzione o riparazione con innovazioni
Intonaci esterni facciata Intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori
Lastrico solare Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti
Locale caldaia
  • Riparazioni murarie varie con modifiche rispetto alla situazione preesistente
  • Nuova formazione (volume tecnico) o esecuzione di interventi esterni che modificano materiali-finiture-colori
Lucernari Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori) diversi da quelli preesistenti
Mansarda Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la destinazione d’uso
Marciapiede Nuova realizzazione su suolo privato
Messa a norma degli edifici Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle categorie di cui all’art. 1, legge n. 449/97 e siano presentate le certificazioni di legge)
Montacarichi Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti
Muri di cinta Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione preesistente
Muri esterni di contenimento Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori
Muri interni Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Parapetti e balconi Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti
Parete esterna Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori)
Parete interna Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Pavimentazione esterna Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali
Pensilina protezione autovetture Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti
Persiana Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi
Pianerottolo Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti
Piscina Rifacimento modificando caratteri preesistenti
Porta blindata esterna Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi
Porta blindata interna Nuova installazione
Porta-finestra
  • Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma e colori diversi
  • Trasformazione da finestra a porta finestra
Porte esterne Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa
Recinzioni Realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse
Ricostruzione Demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
Risparmio energetico Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
Sanitari Sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione) – Realizzazione di servizio igienico interno
Saracinesca Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con innovazioni
Scala esterna Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza, posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti
Scala interna Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza e posizione rispetto a quella preesistente
Serramenti esterni Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai precedenti
Sicurezza statica Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica
Solaio
  • Sostituzione dei solai di copertura con materiali diversi dai preesistenti
  • Sostituzione di solai interpiano senza modifica delle quote
  • Adeguamento dell’altezza dei solai
Soppalco Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione
Sottotetto
  • Riparazione modificando la posizione preesistente;
  • sostituzione apparecchi sanitari, innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
  • Modifiche interne ed esterne con varie opere edilizie senza modificarne la destinazione d’uso
  • Formazione di una unità immobiliare abitabile nel sottotetto mediante l’esecuzione di opere edilizie varie (detraibile, purché già compreso nel volume)
Strada asfaltata privata Per accesso alla proprietà
Tegole Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti
Terrazzi Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano)
Tetto
  • Sostituzione dell’intera copertura
  • Modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume
Tinteggiatura esterna Rifacimento modificando materiali e/o colori
Travi (tetto)
  • Sostituzioni con modifiche
  • Sostituzione totale per formazione nuovo tetto
Veranda
  • Innovazioni rispetto alla situazione precedente;
  • Nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento;
  • Trasformazione di balcone in veranda
Vespaio Rifacimento
Zoccolo esterno facciata Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi

Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali

Vediamo ora quali sono gli interventi agevolabili, relativi alle singole unità immobiliari.

Anche in questo caso si può fare riferimento all’elenco presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce lavori sulle parti condominiali degli edifici.

L’elenco è stato riportato anche nella tabella di sintesi.

Intervento Modalità
Aerosabbiatura Su facciata
Allargamento porte interne Con demolizioni di modesta entità
Allarme (impianto)
  • Riparazione senza innovazioni
  • Riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Androne Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Antenna Antenna comune in sostituzione delle antenne private
Balconi Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali
Box Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Caldaia
  • Riparazione senza innovazioni
  • Riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Caloriferi e condizionatori Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi
Cancelli esterni Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Canna fumaria Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Cantine Riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti
Centrale idrica Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Centrale termica Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Cornicioni Rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni)
Davanzali finestre e balconi Riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti
Facciata Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Finestra Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi
Fognatura Riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato
Garage Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Gradini scale Sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni
Grondaie Riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente
Impianto di riscaldamento (purché conforme al Dm n. 37/2008 – ex legge n. 46/90) Riparazione dell’impianto senza innovazioni, riparazione con ammodernamenti e/o innovazioni
Impianto elettrico Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma
Impianto idraulico Riparazione senza innovazioni o sostituzioni
Inferriata fissa Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori
Infissi esterni Riparazione o sostituzione, conservando la sagoma, i materiali e i colori uguali a quelli preesistenti
Infissi interni Sostituzione con altri infissi conservando le caratteristiche preesistenti
Interruttore differenziale Riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Intonaci esterni facciata Intonaci e tinteggiatura esterna conservando materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Intonaci interni Intonaci e tinteggiatura interna senza limitazioni di materiale e colori
Lastrico solare Rifacimento conservando materiali uguali a quelli preesistenti
Locale caldaia Riparazioni murarie varie conservando le suddivisioni interne preesistenti
Lucernari Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri (sagoma e colori) di quelli preesistenti
Marciapiede su suolo privato Rifacimento come preesistente
Montacarichi (interni ed esterni) Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Muri di cinta Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Muri esterni di contenimento Riparazione o rifacimento con materiali e sagoma uguali a quelli preesistenti
Muri interni Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi
Parapetti e balconi Riparazione o rinforzo della struttura conservando caratteri uguali a quelli preesistenti
Parcheggi Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Parete esterna Rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Parete interna Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi
Pavimentazione esterna Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti
Pavimentazione interna Riparazioni senza innovazioni
Pensilina protezione autovetture Rifacimento conservando sagoma e colori preesistenti
Persiana Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori)
Pianerottolo Riparazione struttura conservando dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti (interno ed esterno)
Piscina Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti
Porta blindata esterna Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti
Porta-finestra Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali
Porte esterne Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti
Porte interne Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni
Recinzioni Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e colori) preesistenti
Sanitari Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.)
Saracinesca Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a quelli preesistenti
Scala esterna Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti
Scala interna Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni preesistenti
Serramenti esterni Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche
Serramenti interni Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti
Solaio Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti
Tegole Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti
Terrazzi Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano)
Tetto Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di copertura, conservando le caratteristiche preesistenti
Tinteggiatura esterna Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti
Tinteggiatura interna Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori
Tramezzi Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
Travi (tetto) Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle preesistenti
Veranda Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali
Zoccolo esterno facciata Rifacimento conservando i caratteri essenziali

Bonus ristrutturazione 2024, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?

Chi può accedere alla detrazione per le spese sostenute nell’anno in corso: l’accesso al bonus ristrutturazione 2024 è riservato a tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti. Possono in altre parole beneficiare della detrazione, ovvero di uno sconto sull’IRPEF dovuta, tutti i soggetti chiamati al pagamento delle imposte sui redditi.

L’agevolazione edilizia spetta anche se i soggetti sono residenti fuori dall’Italia.

Il proprietario dell’immobile non è l’unico che ha diritto all’agevolazione non è limitato al proprietario di un immobile.

In linea generale può beneficiare del bonus ristrutturazione chi provvede al sostenimento delle spese per i lavori e ha un titolo tra quelli indicati nella disciplina.

Possono beneficiare del bonus edilizio i seguenti soggetti:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

In alcuni casi possono avere accesso all’agevolazione anche futuri acquirenti, nel caso di firma del contratto preliminare di compravendita.

Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:

  • avere il possesso dell’immobile;
  • eseguire i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • aver registrato il compromesso.

Bonus ristrutturazione 2024: chi può ancora scegliere la cessione del credito e lo sconto in fattura

Sull’accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura, novità sono arrivate a partire dal 2023, per effetto del decreto Cessioni, DL 11/2023, e della sua legge di conversione.

Tale provvedimento ha previsto un generalizzato divieto dell’utilizzo delle opzioni di fruizione indiretta dell’agevolazione.

Per i lavori la cui CILA, comunicazione di inizio lavori asseverata, è stata presentata a partire dal 17 febbraio 2023 non è possibile scegliere le opzioni previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio.

I contribuenti che vogliono beneficiare del bonus ristrutturazione, affrontando le spese nel 2024, non potranno scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Bonus ristrutturazione: quando servono il visto di conformità e l’attestazione di congruità

Come abbiamo visto in precedenza per le spese sostenute nel 2024 non è prevista la possibilità di scegliere la cessione del credito del bonus edilizio.

La possibilità è infatti riconosciuta nel rispetto delle regole stabilite dal decreto Cessioni.

Chi ancora può continuare a beneficiare dell’opzione di fruizione indiretta dovrà in ogni caso rispettare le regole previste, gli adempimenti stabiliti e le scadenze in calendario.

Rimane, quindi, l’obbligo di:

I prezzi dovranno essere in linea con quelli stabiliti dal decreto Prezzi, firmato dall’allora MITE, Ministero della Transizione ecologica, il 14 febbraio 2022.

Oltre a tale decreto, nel caso di lacune, si devono prendere a riferimento i prezzi indicati da regioni e province autonome, dai listini ufficiali o locali delle Camere di Commercio o, infine, quelli relativi ai valori di mercato, che variano in base al luogo dell’intervento.

La comunicazione all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuata esclusivamente dal professionista che ha apposto il visto di conformità, ossia colui che ha effettuato il controllo documentale relativo ai requisiti per l’accesso all’agevolazione edilizia.

In merito alle spese sostenute prima dell’entrata in vigore dell’obbligo, la scadenza di riferimento era quella del 4 aprile in relazione alle spese sostenute nel 2023. Per effetto delle novità introdotte dal decreto legge n. 39/2024 viene meno la possibilità di remissione in bonis entro il 15 ottobre.

Cessione bonus ristrutturazione, stop alla remissione in bonis

Appare quindi opportuno evidenziare gli impatti della nuova stretta in materia di cessione del credito alla luce delle novità del decreto legge n. 39/2024.

Superato il termine del 4 aprile scorso, relativo alla scadenza della comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti di superbonus e bonus edilizi, non sono più previste seconde opportunità e non si potrà beneficiare della remissione in bonis.

Chi non ha inviato la comunicazione per la cessione del credito entro la scadenza canonica non potrà quindi provvedervi entro il 15 ottobre prossimo versando una sanzione pari a 250 euro, possibilità prevista fino allo scorso anno.

L’utilizzo in detrazione sarà l’unica via ammessa. In caso di incapienza verrà meno il diritto a beneficiare della prima delle cinque quote riconosciute.

Bonus ristrutturazione 2024: in quali casi è obbligatoria la comunicazione all’ENEA?

La comunicazione all’ENEA è obbligatoria esclusivamente per i lavori che rientrano nell’obiettivo di risparmio energetico.

In tali casi deve essere inviata l’apposita comunicazione all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

In altre parole, nei casi indicati, è previsto lo stesso adempimento per l’ecobonus.

Si dovrà quindi inviare la comunicazione all’ENEA esclusivamente per gli interventi riportati all’interno della tabella riassuntiva.

Componenti e tecnologie Tipo di intervento
Strutture edilizie • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno
Infissi • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
Impianti tecnologici • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; • microcogeneratori (Pe<50kWe); • scaldacqua a pompa di calore; • generatori di calore a biomassa; • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; • installazione di impianti fotovoltaici
Elettrodomestici (solo se collegati a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) • forni; • frigoriferi; • lavastoviglie; • piani cottura elettrici; • lavasciuga; • lavatrici

Il termine per l’invio della comunicazione è di 90 giorni dalla fine dei lavori.

In linea generale il mancato adempimento non fa perdere la detrazione.

Questo l’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate, secondo il quale la mancanza di sanzioni o di conseguenze per omessa comunicazione comporta che di fatto non vi è alcuna obbligatorietà alla comunicazione ENEA, fermo restando la necessità di eseguire l’adempimento per finalità statistiche e di monitoraggio dei risparmi energetici conseguiti.

Bonus ristrutturazione 2024: come pagare?

L’accesso al bonus ristrutturazione 2024 è legato anche a specifiche modalità di pagamento dei lavori.

Oltre alla data di emissione della fattura, si deve anche prestare attenzione alle modalità di pagamento.

Dovrà essere utilizzato un bonifico bancario o postale parlante.

In tale bonifico dovranno essere inseriti i dati che seguono:

  • causale del versamento: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.

Può inoltre essere opportuno indicare:

  • il numero di fattura;
  • l’anno di emissione della stessa.

Oltre al pagamento delle fatture, è possibile provvedere a sostenere le spese facendo ricorso a un finanziamento. In tale ipotesi la società finanziaria pagherà tramite bonifico, seguendo le istruzioni prima indicate, e il beneficiario dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.

In merito alla data di sostenimento delle spese, si considera quella in cui avviene il pagamento della società finanziaria, anche se il contribuente pagherà successivamente tale società finanziaria.

Bonus ristrutturazione 2024: i documenti da conservare

Passiamo ora a due aspetti rilevanti dell’agevolazione edilizia: come richiedere il bonus ristrutturazione 2024 e quali documenti si devono conservare.

Il “rimborso” della metà delle spese sostenute, o di una porzione inferiore nel caso di limitata capienza fiscale, avverrà con la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Con il modello 730 o il modello Redditi PF 2024 sarà possibile recuperare le somme relative alle spese sostenute nell’anno 2023 o le rate di spese sostenute in anni precedenti.

Per recuperare le spese sostenute nel 2024 si dovrà invece aspettare l’invio telematico della dichiarazione dei redditi 2025, nella quale dovranno essere indicati gli oneri sostenuti.

Dovranno infine essere conservati i documenti previsti, che devono essere mostrare esclusivamente in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La lista della documentazione da avere a disposizione nell’eventualità è la seguente:

  • le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili;
  • domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
  • ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta;
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali;
  • in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori;
  • comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’ASL, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
  • fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
  • ricevute dei bonifici di pagamento.

Bonus ristrutturazione 2024: le regole per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici

Un ultimo aspetto legato al bonus ristrutturazione 2024 è la possibilità di accedere, in alcuni casi, al bonus mobili ed elettrodomestici

La possibilità di accesso alla detrazione fiscale è prevista solo nel caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia.

Anche in questo caso la detrazione spettante ai beneficiari dell’agevolazione è del 50 per cento ma l’importo è più limitato.

Mentre per le spese sostenute nel 2023 il massimale è stato di 8.000 euro, per quelle sostenute nell’anno in corso, l’agevolazione sarà prevista entro il tetto massimo di 5.000 euro.

L’importo complessivo che potrà essere recuperato sarà quindi di 2.500 euro in 10 anni.

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