Il faro ha assunto nei secoli un ruolo evocativo e simbolico. Nel celebre romanzo di Virginia Woolf, “To the Lighthouse“, il faro rappresenta il punto di riferimento verso cui tendono i desideri e le aspirazioni dei personaggi.
Il fascino dei fari ancora oggi risiede proprio nella capacità di unire aspetti simbolici e intimi. Il faro è un approdo, il mare aperto è l’ignoto da navigare o esplorare.
Da quando hanno perso la loro funzione centrale come “bussola” per le navi, i fari sono stati riconvertiti in luoghi da visitare, o tappe che segnano lunghi percorsi naturalistici e storico-architettonici.
In Italia ce ne sono numerosi da poter raggiungere in auto o a piedi, dopo una lunga escursione, con accompagnatori turistici o all’avventura, prestando però attenzione ai pericoli e ai territori più ostici. Molti regalano viste mozzafiato su baie e promontori a picco sul mare. Ecco da dove cominciare per un percorso attraverso i fari d’Italia.
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Dove si può visitare un faro in Italia?
Dalle coste rocciose della Liguria alle suggestive insenature della Puglia, l’Italia vanta una serie di fari che, oltre ad assolvere ancora oggi la loro funzione di guida per i naviganti, rappresentano veri e propri gioielli architettonici e paesaggistici.
Un viaggio alla scoperta dei fari d’Italia è un’occasione per immergersi nella storia e nella cultura del nostro Paese, costellato di antichi porti e repubbliche marinare. Vediamo dove fare tappe in un ipotetico tour dei più bei fari d’Italia.
I fari d’Italia da visitare
Alcune associazioni turistiche propongono tour guidati alla scoperta dei fari. Altri approdi sono diventati leggendari, e sono raggiungibili in auto o a piedi, come quello di Otranto che rappresenta la punta più estrema d’Italia verso Oriente, dove molti visitatori si radunano per attendere la prima alba del nuovo anno.
Scopiamo alcuni dei fari più belli da poter raggiungere. Alcuni sono inseriti in tour guidati, con le informazioni e gli orari sui siti istituzionali dei Comuni. Altri si possono visitare liberamente, ma in questo caso si raccomanda di cercare informazioni e contattare organizzazioni locali.
- Faro della Vittoria (Friuli Venezia Giulia): opera monumentale che sorge sul Molo Audace di Trieste, simbolo del capoluogo friulano, terra di confine in Italia;
- Faro di Punta Tagliamento (Friuli Venezia Giulia): particolare, poiché immerso nella Riserva Naturale della Foce del Tagliamento;
- Faro Rocchetta di Venezia (Veneto): è stato costruito nel 1879, ed è composto dalla casetta del fanalista e da una torre bianca. Particolare per la suggestiva vista sulla laguna di Venezia.
- Faro di Capo Mele (Liguria): situato a picco sul mare, offre una vista spettacolare della costa ligure;
- Faro di Portofino (Liguria): architettura storica con una suggestiva torre a strisce bianche e nere;
- Faro di Genova (Liguria): detta anche “Lanterna di Genova”, è il simbolo della città, e risale al Trecento, quindi tra i fari più antichi d’Italia;
- Faro di Camogli (Liguria): di modeste dimensioni, alto 11 metri, rappresenta un luogo dal fascino particolare e dalla storia misteriosa;
- Faro di Capel Rosso (Toscana): situato a sud dell’Isola del Giglio. È immerso nella macchia mediterranea incontaminata, ed è noto per le strisce bianche e rosse e per aver fatto da scenografia nel film premio Oscar “La Grande Bellezza”;
- Fanale di Livorno (Toscana): eretto in epoca medievale, ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale. È stato citato da Francesco Petrarca nel suo “Itinerario siriaco”. Ha una portata luminosa di 36 miglia. Le luci sul mare danno un tocco romantico di notte;
- Faro di Ponza o Faro della Guardia (Lazio): costruito nella seconda metà dell’Ottocento, è il terzo in Italia per potenza di luce;
- Faro di Punta Penna di Vasto (Abruzzo): è il più alto d’Italia dopo la Lanterna di Genova. Oggi ospita abitazioni e uffici, ed è collegato alla torre da una scala a chiocciola di 307 gradini.
- Faro di Punta Carena (Campania): costruito nel 1866, è situato sull’Isola di Capri. Luogo ideale per un tramonto romantico;
- Faro del Porto di Ischia (Campania): l’ideale per passeggiate romantiche. Impreziosisce con i suoi contrasti cromatici, il blu intenso del mare attorno alle isole del Golfo.
- Faro di Vieste (Puglia): grande faro bianco del 1867 su uno scoglio di fronte a Vieste. Troneggia su di una suggestiva roccia bianca che luccica al sole;
- Faro di Santa Maria di Leuca (Puglia): noto come “faro dei due mari”, è situato all’estremità meridionale della penisola salentina, offre una vista unica sull’Adriatico e sullo Ionio;
- Faro di Punta Palascia (Puglia): è il faro più orientale d’Italia, sorge su una scogliera a picco sul mare dove è possibile raccogliersi dopo un tratto a piedi;
- Faro di Capo Spartivento (Calabria): si trova a Teulada, oggi è un resort 5 stelle con vista spettacolare su decine di chilometri di mare;
- Faro di Favignana (Sicilia): è un faro storico situato sull’isola di Favignana, nelle isole Egadi;
- Faro di Strombolicchio (Sicilia): si trova sull’omonimo isolotto, ed è raggiungibile dopo 200 gradini a piedi;
- Faro di San Vito Lo Capo (Sicilia): immerso nella Riserva Naturale dello Zingaro, regala un panorama indimenticabile;
- Faro di Capo Passero (Sicilia): è il faro più meridionale d’Italia, e sorge su un promontorio a strapiombo sul mare;
- Faro di Capo d’Orso (Sardegna): situato in una posizione panoramica sull’isola Gallura;
- Faro di Capo Carbonara (Sardegna): svetta sul Parco Nazionale del Golfo di Orosei;
- Faro Mangiabarche sull’isola di Sant’Antioco (Sardegna): il nome evoca la pericolosità della costa. L’ideale per chi ama paesaggi tempestosi, infatti questa zona è battuta da venti impetuosi.