UTwin è una società proptech che valorizza i dati di edifici e infrastrutture attraverso i ‘gemelli digitali’. La loro mission è supportare i proprietari, i gestori e gli operatori immobiliari nell’utilizzo dei dati in modo più sostenibile e collaborativo. Al momento, la società opera in Europa e negli Emirati Arabi Uniti.
I fondatori sono Roberto Demarchi, socio di maggioranza e ingegnere edile, quindi esperto di prodotto, e Leonardo de Bellis, che proviene dal mondo economico con una laurea alla York University di Toronto. Si sono incontrati a una summer school all’ESADE business school di Barcellona nel 2017, e da quel momento è stato un colpo di fulmine professionale.
Partiamo dal nome: perché “UTwin”?
UTwin, nostro marchio e ragione sociale, significa centralizzare i dati di gestione immobiliare ad un “Twin” ovvero un ‘gemello digitale’ di un immobile.
UTwin nasce come startup incubata in I3P, e ha subito poi un rebranding da Strategic BIM a UTwin. Ce ne vuoi parlare?
UTwin è nata a gennaio 2020. Ha seguito, tra gli altri, un percorso di incubazione in I3P oltre a un programma di accelerazione con Techstars, il principale acceleratore di startup americano nel programma “Cities of the future accelerator” di Torino, in cui ha ricevuto un investimento pre-seed.
A seguito del programma di accelerazione, si è reso necessario un rebranding per allineare la proposta di valore offerta, ovvero la soluzione software UTwin, al nome aziendale.
In che anno nasce la startup, e di cosa si occupa esattamente?
UTwin nasce a gennaio 2020, poco prima del Covid, con l’obiettivo di supportare proprietari e gestori immobiliari nel valorizzare i dati degli immobili attraverso i ‘gemelli digitali’.
Da allora sono iniziate le collaborazioni con diversi clienti tra cui Lavazza, Leonardo, SVICOM e Amazon. E abbiamo avuto una crescita costante del team, che a oggi conta esperti marketing, Digital Twin e sviluppo software.
Come funziona il software?
La piattaforma proprietaria consente di offrire a proprietari e gestori immobiliari una soluzione che centralizzi i dati che provengono dai sensori in campo (ad esempio temperatura, qualità dell’aria, telecamere) e le attività di manutenzione a una replica digitale di un immobile. In questo modo si favoriscono le attività di gestione, si riducono i costi e si migliora la collaborazione tra i diversi operatori nell’immobile.
Come nasce l’idea della startup?
L’idea della startup nasce dall’esperienza nel mondo della digitalizzazione delle costruzioni. Fin dall’università ho deciso di specializzarmi sul Building Information Modeling con focus sulla manutenzione e gestione degli asset.
Nel 2019 ero a Milano lavorando in uno studio di progettazione e il tema del Digital Twin era ancora poco utilizzato. Così, con Leonardo, abbiamo deciso di fondare UTwin. Seppur con non poche difficoltà, con il lockdown di marzo 2020, siamo riusciti a chiudere il 2020 con i primi clienti e a far crescere azienda e prodotto.
L’azienda ha lavorato con clienti di prim’ordine, digitalizzando più di 1 milione di metri quadrati di edifici.
Si. Attualmente il nostro prodotto è sul mercato e lavoriamo già con diversi clienti, avendo digitalizzato più di 1 milione di mq di edifici e infrastrutture. Abbiamo poi un team giovane: siamo tutti under 35.
Hai concluso un round di investimento di 400mila euro guidato da Cdp Venture Capital e negli ultimi mesi siete stati supportati anche da Intesa Sanpaolo. A quali risultati hanno portato questi step?
In totale abbiamo chiuso due round di investimento, il primo pre-seed con Techstars a inizio 2022. In seguito abbiamo ricevuto a gennaio 2023 un investimento seed da parte di CDP Venture Capital SGR di 400mila euro, che ci ha consentito di allargare il team e migliorare il prodotto.
A questi si aggiungono alcuni riconoscimenti tra cui la vittoria del concorso ESG Climate in Action di Intesa Sanpaolo Vita e il premio EDISON Next al TIM Smart city challenge di marzo 2023. Entrambi ci hanno permesso di consolidarci come brand.
Progetti futuri?
Allargare la proposta di valore per i nostri clienti, con servizi che possono essere più congeniali, oltre all’espansione su diversi mercati esteri in alcuni dei quali, ad esempio Dubai, siamo già operativi. Abbiamo iniziato un’attività di scale-up che vogliamo portare avanti nei prossimi anni per diventare un punto di riferimento del mercato Digital Twin in Italia e in Europa.
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