La proptech Dove.it chiude un terzo round da 3 mln euro, guidato da AZ Eltif Alicrowd

Paolo Facchetti (a sinistra) e Salvatore Vaddacca

di Alessandro Pietranera

Dove.it, la prima agenzia immobiliare digitale nata in Italia, ha annunciato la chiusura di un aumento di capitale da 3 milioni di euro. Azimut, uno dei principali operatori indipendenti nel risparmio gestito in Europa, ha guidato l’operazione tramite AZ Eltif – Alicrowd. (si veda qui il comunicato stampa).

Per gli aspetti legali relativi all’aumento di capitale Dove.it è stata assistita dallo studio Lexia Avvocati.

Per la startup fondata dal ceo Paolo Facchetti e dal CTO Salvatore Vadacca si è trattato della terza raccolta di capitali. Lo scorso febbraio Dove.it ha infatti raccolto 1,57 milioni di euro (su un obiettivo massimo di 1,7 milioni) tramite una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd lanciata sulla base di una valutazione pre-money di 10,5 milioni. Ricordiamo inoltre che nell’aprile del 2019, Dove.it aveva raccolto finanziamenti per 2 milioni di euro da business angel e investitori privati (si veda altro articolo di BeBeez ed il comunicato stampa di allora).

Per la tech company italiana si tratta di un nuovo traguardo: dopo aver chiuso il 2021 con un incremento dell’80% del fatturato rispetto ai 780 mila euro del 2020 (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente) e il raddoppio dei volumi di vendite, ed essere al lavoro nel 2022 per replicare il successo, nei prossimi mesi Dove.it rafforzerà ulteriormente la sua presenza sul mercato immobiliare italiano.

Lanciata nel settembre 2018, Dove.it è attiva su gran parte del territorio nazionale tramite un network esteso su 51 città tra cui Milano, Monza, Roma, Genova, Torino, Bologna, Varese, Napoli, Catania e Venezia. L’agenzia diminuisce i costi legati alla compravendita grazie a realtà aumentata, intelligenza artificiale, big data. Strumenti che permettono di effettuare una visita virtuale di ogni immobile in vendita, grazie a consulenti esperti sul territorio e a notai di riferimento. Il servizio ha commissioni pari a zero per il venditore e chiede solo il 2,49% al compratore, contro il 3% medio delle agenzie immobiliari. Dove.it è inoltre l’unica agenzia immobiliare in Italia che certifica l’immobile con il notaio prima della sua vendita. Inoltre, la rapida espansione del business è stata garantita da un controllo centrale dei processi di compravendita. Ciò riduce i costi eliminando le inefficienze delle classiche agenzie immobiliari. Non a caso, i tempi medi di vendita degli immobili gestiti da Dove.it sono più che dimezzati rispetto alla media italiana (-64%).

L’importo raccolto sarà utilizzato in primis per potenziare la suite di software sviluppati internamente che oggi sono già più di 25 e per espandere il business. L’azienda sta parallelamente portando avanti un piano di recruiting per incrementare lo staff, attualmente composto da circa 100 persone. Dove.it vuole aggiungerne altrettanti tra agenti, senior e top manager. Grande rilevanza verrà data, inoltre, alla formazione della rete commerciale: gli agenti immobiliari del futuro saranno sempre più esperti delle nuove tecnologie già oggi a sostegno delle compravendite, che possono permettere di velocizzare i processi e ridurre i costi operativi. In pipeline per i prossimi 12 mesi anche il progetto di apertura di ulteriori linee di business e l’apertura di nuove filiali ibride, cioè digitali ma fisicamente aperte al pubblico. Dove.it punta a chiudere il 2022 con oltre 3 miilioni di ricavi, raddoppiando per il quarto anno di fila i volumi di immobili trattati.

“Sono mesi di grande successo per Dove.it”– ha dichiarato Facchetti “e non solo per i record di fatturato e compravendite intermediate: quello che ci rende felici è la consapevolezza di star davvero cambiando il mondo dell’immobiliare in Italia. Abbiamo cercato di mettere la tecnologia al centro di tutti i processi per una corretta e moderna gestione di immobili, clienti e valutazioni. Siamo davvero contenti che Azimut, altri investitori e business angel abbiano creduto in noi; crediamo che questo aumento di capitale sia la spinta giusta per continuare a insistere su questa traiettoria, consolidando ulteriormente la nostra posizione nel comparto proptech.”

Ricordiamo che AliCrowd è il comparto dell’AZ ELTIF di Azimut dedicato al venture capital, lanciato nel marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e rinnovato con un secondo veicolo lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo consente agli investitori privati di accedere a startup e pmi innovative, protagoniste dello sviluppo tecnologico industriale e digitale Made in Italy, utilizzando la piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd (sviluppata da Siamo Soci, di cui Azimut controlla il 50,1%) per selezionare le società in cui investire. Il comparto ha un target di raccolta di 35 milioni di euro e a gennaio ne aveva già raccolti 25. Tra gli ultimi investimenti di AliCrowd II ricordiamo quello dello scorso luglio in 1Control, pmi innovativa bresciana che crea prodotti per rendere smart qualsiasi  sistema di accesso, porta o cancello, eliminando i problemi legati all’utilizzo di chiavi e radiocomandi, e quello nella holding di partecipazioni industriali Innovative- RFK che sempre a luglio ha raccolto 4,7 milioni di euro su Mamacrowd.

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