PORTA NUOVA fa il bis: dai FRATELLI “GIOIA 20” al DIAMANTINO i nuovi progetti del cantiere più grande d’Europa

Credits: Coima

Porta Nuova. Oltre due miliardi di euro di investimenti immobiliari che hanno dato origine al cantiere più grande d’Europa e a oltre venti nuovi edifici, molti dei quali si sono affermati come le principali icone architettoniche di Milano: la Torre Unicredit, il più alto grattacielo in Italia, la Torre Solaria, più alto grattacielo residenziale del Paese, il Bosco Verticale, giudicato il più bel grattacielo del mondo, e la Torre Diamante, vincendo nel suo complesso anche il MIPIM Awards 2018 come Best Urban Regeneration Project. Il masterplan originario è in gran parte concluso, manca ancora qualche tassello, ma altri progetti sono in costruzione o in attesa di esserlo.

PORTA NUOVA fa il bis: dai FRATELLI “GIOIA 20” al DIAMANTINO i nuovi progetti del cantiere più grande d’Europa

# Da Coima al fondo del Qatar

Credits Andrea Cherchi – Porta Nuova vista grattacieli

I protagonisti di questa trasformazione sono stati i fondi di investimento e gli attori del settore finanziario-immobiliare internazionale. Milano è al 15esimo posto nel mondo tra le città più interessanti per il Real Estate, quintasecondo le valutazioni del colosso USA Hinesnella classifica europea preceduta da Londra, Parigi, Berlino e Dublino.

Tutto il progetto è stato realizzato da Hines – Coima, che poi lo ha venduto in blocco al fondo Qatar Investment Authority (Qia). La quota che invece era in capo all’ex Fondiaria di Salvatore Ligresti, fallita ufficialmente nel 2012, è stata rilevata dal gruppo UnipolSai.

Coima è la protagonista indiscussa anche della seconda fase nell’espansione di Porta Nuova, che coinvolge ora le aree limitrofe: dopo la zona di Corso Como anche quella ben più estesa di Gioia/Pirelli. Di fatto si sta realizzando quel famigerato Centro Direzionale, agognato fin dai lontani anni Cinquanta, il cui fallimento aveva condannato queste aree all’immobilismo e ad un vuoto urbano vertiginoso. 

Vediamo a che punto siamo con il progetto originario e cosa c’è all’orizzonte.

# Entro l’autunno 2023: il “Nido verticale”, 120 metri per 23 piani

Credits Andrea Cherchi – Torre Unipol

La struttura della torre Unipol a firma dell’architetto Cucinella, ormai nota come il “Nido verticale” per la sua forma e struttura, è stata completata così come il rivestimento esterno. Si tratta dell’ultimo edificio del nucleo principale del masterplan di Porta Nuova. Ospiterà una sala congressi di oltre duecento posti, gli uffici e all’ultimo piano uno sky restaurant nella serra-giardino panoramica con spazi per eventi pubblici e culturali. 

Il doppio involucro esterno sarà infatti in grado di isolare l’edificio in inverno e limitarne il surriscaldamento estivo, mentre il consumo di risorse dell’edificio sarà ridotto al minimo, grazie ai pannelli solari installati in punti strategici e ai sistemi di raccolta dell’acqua piovana integrati in fantastici elementi di design.

Credits duepiedisbagliati – Copertura ingresso torre Unipol

In fase di installazione finale la copertura a sbuffo prospicente l’ingresso. Alto 120 metri per 23 piani il grattacielo che affaccia su via Melchiorre Gioia e la Biblioteca degli Alberi dovrebbe essere occupato entro l’autunno 2023.

# I grattacieli fratelli “Gioia 20 Est” e “Gioia 20 Ovest”, alti rispettivamente 98 e 64 metri

Gioia est e ovest

Coima Sgr ha messo le mani su buona parte dell’area che sta sull’angolo tra via Melchiorre Gioia e via Pirelli, come si evince facilmente anche dai nomi dei progetti in corso. Il progetto di “Gioia 20” è suddiviso in “Gioia 20 Est”, alto 98 metri di fronte a “Gioia 22”, e “Gioia 20 Ovest” di 64 metri. A fine 2020 sono state predisposte le aree di cantiere e le opere speciali propedeutiche a scavi e fondazioni, queste ultime iniziate nel 2021. Le due torri ad uso terziario, che rientrano nel vasto progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine, andranno a coprire gli ultimi due buchi rimasti in questa porzione del Centro Direzionale. Consegna prevista entro la prima metà del 2024.

# Pirelli 35, la riqualificazione dell’ex sede Telecom

Credits: professionarchitetto.it – Pirelli 35

Il cantiere di P35 vede invece la riqualificazione e l’ammodernamento dell’edificio dell’ex palazzo Telecom di via Pirelli e piazza Einaudi. Il progetto è degli Park Associati e Snøhetta e, oltre a un “cambio di pelle” con nuove superfici vetrate e un design in linea con gli altri palazzi della zona, vedrà delle aperture verso i cortili interni per creare un giardino e una maggior permeabilità con l’ambiente circostante. In cima verrà aggiunto un attico sospeso sopra il ristorante sul tetto e un nuovo volume, collegato all’edificio principale da un edificio ponte. 

# Pirelli 39 e Torre Botanica

Credits: Coima

A lato di Pirelli 35, tra la Biblioteca degli Alberi e i due edifici di Gioia 20est e ovest, vedrà la luce il progetto Pirelli 39. Nel 2021 Coima Sgr, proprietaria del “Pirellino” ha assegnato a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39 in una competizione che vedeva 70 raggruppamenti composti da 359 studi di architettura provenienti da 15 Paesi. 

Nel progetto era previsto in origine:

  • la “Torre botanica”, un grattacielo di 110 metri con 1.700 metri quadrati di vegetazione;
  • il restyling del Pirellino con una terrazza panoramica che lo porterà ad un’altezza di 95 metri;
  • la trasformazione del ponte a scavalco su via Melchiorre Gioia in un nuovo hub a servizio della città con all’interno una serra delle biodiversità.

Il 28 marzo 2023 è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Ceo di Coima, Manfredi Catella, che i lavori partiranno nel 2024 ma, complice la riduzione delle volumetrie da parte del Comune di Milano, il ponte serra non sarà costruito.

Leggi anche: Ufficiale: Milano avrà PIRELLINO e TORRE BOTANICA. Ma il PONTE-SERRA “non si farà più”

# Il Diamantino, tra Gioia 20 Est e Gioia 22

Credits Urbanfile – Diamantino 1

Tra Gioia 20 Est e Gioia 22 è in costruzione un nuovo piccolo edificio, la versione ridotta del Diamantone di viale della Liberazione sede di Unicredit. Prenderà il posto del piccolo palazzo di due piani di via Cornalia 17, unito alle due torrette gemelle di via Pirelli 30 e 32 degli anni Sessanta. Il progetto è firmato da Gas Studio e diventerà la nuova sede della società assicurativa S2C. Si svilupperà su 42 metri per 8 piani, si caratterizzerà per una struttura in legno interamente visibile dall’esterno e all’ultimo piano è prevista una Boardroom dalla quale sarà possibile accedere al solarium sul tetto con una vista spettacolare sullo skyline. L’inaugurazione è programmata per il 2024.

Leggi anche: PORTA NUOVA: arriva il DIAMANTINO

Continua la lettura: I NUOVI GRATTACIELI in arrivo a Milano nel PROSSIMO TRIENNIO

FABIO MARCOMIN

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