18 Novembre 2023
C’è poco da festeggiare per l’economia abruzzese. Secondo l’ultimo rapporto di Bankitalia, l’attività produttiva regionale è salita del 2,1% nei primi sei mesi dell’anno rispetto al 2022, ma soltanto il comparto farmaceutico e l’automotive, in Val di Sangro, segnano un andamento positivo. Insomma, il quadro è quello di una regione a due velocità, dove la zona costiera corre, per quel che può, con le aree interne in affanno.
Fermi, o con il segno meno, gli altri settori. Quello edilizio, in particolare, si è attenuato a causa dei sempre minori incentivi finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio. Netta la contrazione del mercato immobiliare (-13,3%), mentre nel comparto beni durevoli sono tornate ad aumentare le vendite delle automobili (+9%).
Secondo il rapporto divulgato dal Cresa (Centro studi delle camere di commercio d’ Abruzzo) ci sarebbe un netto ristagno della produzione, con ricaduta negativa sulla crescita dell’occupazione. Male anche le imprese, con un decremento di 92 unità nei primi 9 mesi del 2023