Turismo, il lato oscuro del mercato immobiliare

Caro direttore,
Napoli non è più l’eden per i turisti. I numeri restano alti, ma non tanto da giustificare la presenza di tanti B&B e case vacanze che spuntano come funghi. Una circostanza che sta drogando ormai da tempo il mercato immobiliare e che rischia di desertificare il centro. Sarà in grado questo sindaco, anche sostenuto dai documenti licenziati dal vertice Unesco, a invertire questa pericolosa tendenza?

Mariolina Sapone

Cara signora Sapone,
Dobbiamo sperare che sia così. E’ ovvio che il problema riguarda tutte le città e non soltanto Napoli ma qui c’è un valore aggiunto da salvaguardare. La nostra era l’unica metropoli italiana che, a dispetto della cementificazione selvaggia e della conseguente espulsione dai centri storici, aveva mantenuto un «melting pot» di classi sociali anche all’interno dei quartieri più rinomati. Pensi soltanto a Chiaia, dove a distanza di pochi metri puoi trovare il lusso scintillante di via dei Mille e i vicoli popolari dei Quartieri Spagnoli. Una scena che si ripete tra Spaccanapoli e Corso Vittorio Emanuele, Forcella e via Duomo, luoghi in cui da secoli i ceti più agiati vivono a contatto di gomito con gli strati più popolari. Ebbene, questo che era l’inconfondibile dna di Napoli, il tratto sostanziale della sua identità culturale (vedi alla voce «contaminazione»), oggi rischia di essere cancellato dal turismo selvaggio che invade e deturpa le strade, riducendole talvolta a canali dai quali tracimano folle, rifiuti e tanfo di fritto. Mi creda, non è snobismo, a meno che non si voglia contrabbandare sotto tale etichetta il desiderio di avere un minimo di decoro urbano. Inoltre lei fa bene a sottolineare il proliferare di B&B e case vacanze (spesso illegali) perché, oltre ai danni feroci arrecati al mercato immobiliare, ci troviamo di fronte a investimenti di dubbia provenienza che, in taluni casi, puzzano di riciclaggio. Per arginare tutto ciò, qualcosa è stato fatto: la delibera che impedisce l’apertura di nuovi punti di ristoro nel centro antico. Ma non basta. E’ necessaria un’azione più decisa, una rete di controlli più serrati. Ecco, su questo punto siamo ben lontani dalla sufficienza. La mia opinione è che la giunta comunale non operi in funzione di un’idea di città, bensì proceda a tentoni: mentre qualcuno vagheggia il ritorno al ruolo di capitale europea, altri allestiscono sagre paesane nei luoghi monumentali e nelle piazze simboliche. Chi ha modo di viaggiare, sa bene che in Spagna o in Francia le cose vanno diversamente. Noi abbiamo trasformato via Toledo in un suk mediorientale. Non è la strada giusta. In tutti i sensi.
Enzo d’Errico

Source link

Ti può interessare anche...

Immobiliare digitale di gianluca palermi con un fantastico bonus

Prendi l'ebook senza pagarlo...

Ricevi il codice promo per scaricare l’ebook gratis.

Cliccando accetti il trattamento dei dati secondo le norme GDPR 679/16