un’Alternativa alla Rigenerazione del Modello Milano

Tra architettura e white-washing: resistere la riqualificazione del 'Modello Milano'

I grattacieli che hanno riqualificato il quartiere di Porta Nuova.

Homes4All propone un’alternativa al white washing della rigenerazione urbana: la start-up torinese garantisce meccanismi partecipativi per proteggere i cittadini dalle campagne mediatiche dei mega-progetti urbanistici, ponendo il coinvolgimento dei residenti al centro del processo di rigenerazione. Somministrabile come antidoto agli abusi del city branding, Homes4All si contrappone al Modello Milano, che rappresenta un chiaro esempio di come la rigenerazione possa essere alterata attraverso il white washing, un artificio mediatico che cerca di presentare progetti controversi sotto una luce positiva.

Tra architettura e white washing

Con white washing si allude ad un tentativo mediatico di riscrivere la storia, rendendo accettabili pratiche sociali altrimenti criticabili. Letteralmente ‘to whitewash’ significa imbiancare; in senso figurato può voler dire coprire, occultare o mascherare. Si imbiancano le pareti di una casa; si mascherano gli sbagli, gli errori o le malefatte. È proprio questo il significato del termine da cui originano una sfilza di variazioni più contemporanee, dal greenwashing al pinkwashing e via dicendo.

Il Modello Milano ha riscritto la storia del capoluogo lombardo attraverso una campagna mediatica che ha occultato la natura selettiva della rigenerazione, presentandola come inclusiva, sostenibile ed essenziale a rafforzare la coesione sociale. Se da un lato il Modello Milano ha come scopo quello di attirare una classe più dinamica, fatta di intermediari finanziari, studenti e nomadi digitali, dall’altro è disinteressato ai danni collaterali a carico dei residenti a lungo termine. Il risultato è una forma di esproprio collettivo che porta a svuotare il centro urbano dagli autoctoni milanesi. Mario Cucinella, architetto e progettista della Torre Unipol, l’ultimo vanto del Modello Milano, lamenta le contraddizioni della strategia urbana:

È strano che le politiche che creano ricchezza creino esclusione, sembra quasi un paradosso della parola. Che una città ricca come Milano, che si è arricchita di importanti investimenti di grande interesse pubblico non sia riuscita a generare dell’inclusività“.

Gli strumenti per resistere il white washing

Homes4All emerge dal discontento sociale generato dalla pianificazione urbana dell’ultimo decennio. Come controtendenza al Modello Milano, la start-up torinese chiama in causa gli abusi del city branding, presentando un modello alternativo di pensare e organizzare le nostre città. Per contrastare le problematiche occultate dalle campagne mediatiche, l’idea imprenditoriale di Homes4All è quella di creare una fitta rete di privati in tutt’Italia che condividano il tema della riqualificazione immobiliare e abbiano una speciale sensibilità verso il problema dell’emergenza abitativa. Questo aiuta a evitare che la rigenerazione sia presentata solo attraverso una lente di marketing o di immagine, prevenendo le possibili conseguenze sociali trascurate in un processo decisionale unilaterale.

Il Modello Milano è interessato all’immagine della città, il modello social housing si occupa invece di soddisfare i bisogni dei residenti.

Homes4All integra progetti di alloggi sociali e accessibili nel contesto della rigenerazione urbana contribuendo a fornire soluzioni abitative per fasce di reddito più basse. A sua volta, provvedere a creare alloggi sociali può portare a vantaggi economici a lungo termine: i costi statali legati all’assistenza abitativa d’emergenza si riducono mentre si promuovono partenariati pubblico-privati.

Il primo traguardo di Homes4All riguarda la significativa partecipazione di diversi investitori privati. Questi individui scelgono di affidare la gestione di immobili inutilizzati, spesso a causa di insolvenza, a società o a persone in emergenza abitativa. Allo stesso modo, alcuni decidono di effettuare investimenti di dimensioni più contenute con l’obiettivo di generare un impatto sociale positivo.

Ripensare la rigenerazione urbana

Se il Modello Milano è trasmesso dall’alto, il modello social housing di Homes4All proviene invece dal basso. Promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini fin dalle fasi iniziali di progettazione e sviluppo è vitale per un processo urbanistico che rispetti le esigenze dei residenti. Homes4All si sta espandendo sul territorio italiano ponendo i residenti al centro dei processi di rigenerazione urbana. Questo permette che le voci della comunità siano ascoltate e rispettate.

Garantire una comunicazione aperta e trasparente sui progetti in corso, fornendo informazioni chiare e accessibili sulla pianificazione dei progetti di rigenerazione può aiutare l’intero organismo urbano a fare scelte più consapevoli. Una popolazione informata e coinvolta può diventare un baluardo contro le campagne mediatiche che cercano di mascherare gli impatti negativi dei progetti di rigenerazione urbana.

In conclusione, le dinamiche urbane che si celano dietro il Modello Milano mettono in evidenza una complessa intersezione tra architettura e white washing. La startup torinese ha deciso di mettere al centro le esigenze dei cittadini consentendo di attivare una strategia preventiva al white washing e garantendo che la rigenerazione urbana rifletta le esigenze delle comunità. Inoltre, l’interesse di investitori privati consente al progetto sia di generare un impatto sociale positivo che una soluzione economica più vantaggiosa. Homes4All sta aiutando ad immaginare un futuro diverso per la rigenerazione urbana e quindi per le nostre città.

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