Si è svolta nell’auditorium della Camera di Commercio, la “casa” di imprese e associazioni, l’Assemblea Generale pubblica di Ance, che annualmente mette il punto sull’anno concluso e pone le basi per i progetti edili in corso e il volto futuro della città. A salutare la platea il presidente di Ance Verona, Carlo Trestini, che in un discorso appassionato ha lanciato una raccolta fondi a favore delle popolazioni e dei colleghi emiliani e romagnoli colpiti dalle alluvioni, ripercorso gli ultimi anni, dal buio per il settore allo slancio del Superbonus, e di seguito fotografato la città dal punto di vista dei costruttori edili scaligeri. Chiusura affidata a Federica Brancaccio, presidente Ance, prima donna alla guida dei costruttori edili nazionali, a Verona per sottolineare il prezioso apporto dei Collegi locali e regionali di Ance e la volontà di coinvolgere i giovani fin da subito in tutti i processi di un comparto con il più alto moltiplicatore. Presente anche Paolo Ghiotti, presidente Ance Veneto. Per quanto riguarda Verona, i dati della Cassa Edile provinciale evidenziano risultati significativi. Nel 2022 la massa salari ha superato i 141 milioni di euro, registrando un aumento del +15% rispetto al 2021, che a sua volta aveva già registrato un incremento del +17% rispetto al 2019 (l’anno più significativo, considerando l’impatto della pandemia nel 2020). Allo stesso modo, le ore denunciate hanno segnato un aumento del +12% (circa 12.500), il numero di imprese è aumentato del +10% (con un totale di 1.876 imprese iscritte a marzo 2023) e il numero di lavoratori è cresciuto del +15% (con 10.244 lavoratori iscritti a marzo 2023). Dati in linea con il trend nazionale individuato dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi di Ance Nazionale. Il settore delle costruzioni ha confermato nel 2022 una dinamica positiva, con un aumento del +12,4% dei livelli produttivi rispetto all’anno precedente. Un fattore trainante di questa crescita è stata la manutenzione straordinaria abitativa, che ha registrato un aumento del +22% rispetto al 2021, grazie agli incentivi fiscali. Anche il comparto delle opere pubbliche ha evidenziato una stima positiva nel 2022, con un incremento del +4% su base annua. “Nonostante le sfide attuali, tra cui la carenza di manodopera e i crediti fiscali in sospeso – spiega Trestini – Ance Verona rimane impegnata nell’assistere le imprese ad affrontare i problemi quotidiani, risolverli e prevenirli”. L’Associazione ha avviato un progetto che mira a rivoluzionare il modo di programmare, progettare e realizzare operazioni di sviluppo immobiliare, attraverso il coordinamento della filiera e la risoluzione delle inefficienze che si presentano lungo il percorso. Questa metodologia accompagnerà gli imprenditori dalla valutazione degli investimenti fino alla costruzione e vendita, riducendo gli errori e garantendo tempi e costi preventivati, insieme a standard elevati in termini di sicurezza sismica, acustica, efficienza energetica e comfort abitativo. Da menzionare iniziative quali il progetto “CQ – Costruire in Qualità” in collaborazione con Ordini e Collegi Professionali, la convenzione con PVC Forum per il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti, nonché la promozione della finanza sostenibile e dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance) per valutare l’impatto ambientale e sociale delle imprese.